Restarters Milano è la "filiale" milanese del Restart Project di Londra, il movimento internazionale che promuove la pratica dell'autoriparazione in eventi chiamati Restart Party.
I restarters sono riparatori volontari in genere non professionisti che prestano la loro opera durante un Restart Party, riparando o almeno tentando di riparare, apparecchi elettrici o elettronici portati alla "festa" dagli invitati.
Lo scopo è quello di mostrare ai possessori di questi oggetti che l'autoriparazione non solo è, spesso, l'unica possibilità per prolungare la vita dei propri apparecchi ma è anche divertente, economica, ecologicamente corretta e soprattutto, alla portata di tutti perchè non occorrono competenze particolari ma solo buona volontà e una buona dose di curiosità.
Gettare un apparecchio, considerarlo un rifiuto, un RAEE, è altamente frustrante soprattutto se quell'oggetto ha un valore affettivo, l'autoriparazione invece è una attività di cui andare fieri, tanto più se si è riparato un apparecchio che suscita in noi ricordi piacevoli legati alle persone care, il giradischi del papà o la radio del nonno, il computer con cui si è scritta la tesi etc.
A Milano come in molte altre realtà, i restarters si sono aggregati sulla base degli appassionati di Linux e del software libero, per la naturale propensione ad utilizzare il software libero per "aggiustare" computer, dichiarati obsoleti a causa dei continui aggiornamenti dei sistemi operativi proprietari, Mac e Windows ma hanno subito accettato la sfida di riparare altri apparecchi meno sofisticati.
Restarters Milano è promotore inoltre del movimento internazionale per il diritto alla riparazione per una evoluzione normativa comunitaria favorevole alla riparazione sia professionale che amatoriale.
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Attività virtuose
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Milano al galoppo. Dal 30 giugno la raccolta differenziata dell’umido raggiunge tutta la città, coinvolge finalmente anche i cittadini del nord ovest, ovvero la zona 8 e parte delle zone 1, 7 e 9. I quartieri interessati sono Affori, Bovisa-Dergano, Bruzzano, Comasina, Figino, Gallaratese-Bonola, Quarto Oggiaro, San Siro, viale Certosa, corso Sempione e via Sarpi. I numeri sono impressionanti: 180 mila famiglie, 1.024 vie e piazze, 310 mila nuovi utenti virtuosi. Una battaglia vinta, quella dell’amministrazione.
La raccolta dell’umido sta imprimendo una forte spinta alla differenziata che a maggio ha raggiunto la percentuale del 50%, crescendo di 14 punti in due anni. Nei primi cinque mesi del 2014 sono state raccolte 47.449 tonnellate di rifiuti umidi con un incremento dell’80% rispetto allo stesso periodo del 2013. Per preparare l’ultimo sforzo, l’estensione del servizio all’ultimo quarto della città, Amsa ha distribuito 13.700 cassonetti marroni da 120 litri per i condomini e 180 mila kit a famiglie e utenze commerciali, con un cestello aerato da 10 litri, le istruzioni per una corretta raccolta dell’umido e, grazie a Novamont e Virosac, una fornitura gratuita di sacchetti in bioplastica.
I rifiuti umidi da differenziare? Avanzi di cibo, scarti di carne e pesce, gusci di uovo, pane, pasta, riso, biscotti, farinacei, fondi di caffè, filtri di the, tovaglioli e fazzoletti di carta imbrattati con residui di alimenti, fiori recisi e foglie di piante. Il sacchetto riempito può essere conferito nei cassonetti condominiali che Amsa provvede a svuotare due volte la settimana negli stessi orari e giorni in cui ritira i rifiuti indifferenziati.
Per info: 800.332299, servizioclienti@amsa.it, www.amsa.it e l’applicazione PULIamo per smartphone e tablet, disponibili in italiano e in nove lingue straniere (arabo, cinese, cingalese, francese, inglese, romeno, spagnolo, tagalog e ucraino).